giovedì 25 settembre 2014

Dagli Stati Uniti la storia d’amore che ha commosso il mondo


Hanno dovuto pazientare 72 anni, ma alla fine Vivian Boyack e Alice “Nonie” Dubes, rispettivamente 91 e 90 anni, sono riuscite a realizzare il loro sogno. Nella First Christian Church di Davenport, nell’Iowa (USA), al cospetto di un piccolo gruppo di amici, si sono promesse amore eterno. «Celebriamo qui qualcosa che sarebbe dovuto accadere molto tempo fa», ha detto il reverendo Linda Hunsaker unendole in matrimonio.

Vivian e Alice si sono conosciute da ragazze, a Yale e vivono assieme a Davenport dal 1947. Vivian ha dedicato la vita ai più piccoli, insegnando come maestra in numerose scuole elementari della città; Alice ha invece lavorato come contabile in diverse aziende e in due quotidiani. «Insieme siamo state bene, ci siamo divertite», ha dichiarato Vivian. «Certo, per far durare il nostro rapporto così a lungo, c’è voluto un sacco di amore e un po’ di fatica», ha aggiunto Alice.

Negli Stati Uniti, l’accesso al matrimonio è competenza dei singoli Stati. Attualmente, riconoscono le unioni omosessuali Massachusetts, Connecticut, Vermont, New Hampshire, Iowa, Stato di New York, Maine, Maryland, Rhode Island, New Jersey, Delaware, Minnesota, Stato di Washington, California, Illinois, Hawaii, Nuovo Messico, Oregon e Pennsylvania. Nel gennaio 2013, Barack Obama è diventato il primo Presidente degli Stati Uniti a esprimersi apertamente a favore dei diritti delle persone omosessuali durante il discorso di insediamento alla Casa Bianca e con una sentenza del 25 giugno 2013 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha giudicato incostituzionale il Defense of Marriage Act, la legge introdotta sotto l’amministrazione Clinton che obbligava il governo federale a considerare matrimoni solo le unioni fra persone di sesso diverso. Dal questo momento i matrimoni gay celebrati in qualunque Stato americano hanno valore legale in tutta la Federazione.

Un percorso lungo, quello del movimento omosessuale negli Stati Uniti, il cui inizio viene tradizionalmente fatto coincidere con la data del 28 giugno 1969. Quel giorno in un locale gay del Greenwich Village a New York, lo Stonewall Inn, i clienti si ribellarono all’ennesima irruzione della polizia. Simbolo della rivolta divenne la ragazza transgender Sylvia Rivera, la prima a scagliarsi contro gli agenti.

I tre giorni di disordini che seguirono entrarono nella storia del movimento omosessuale. Nacquero le prime associazioni gay e lesbiche e in molte città cominciò a svolgersi il Gay Pride, la marcia dell’orgoglio, che una volta all’anno promuove presso l’opinione pubblica le rivendicazioni del movimento LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender).

Ottenuto il diritto fondamentale all’esistenza e alla libertà d’espressione, a partire dalla anni Novanta l’attenzione del movimento gay si è concentrata sulla rivendicazione di diritti civili, come le unioni e l’adozione.

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