giovedì 14 agosto 2014

Dille che è intelligente e lei cambierà il mondo. Dagli USA una campagna per promuovere l'impegno femminile nei settori scientifici


La donne rappresentano negli Stati Uniti la metà della forza lavoro. Eppure sono solo il 25% quelle che ricoprono qualche posizione nei cosiddetti settori STEM: Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. Secondo i dati della National Science Foundation, alle scuole elementari il 66% delle bambine americane dichiara di amare la matematica e la tecnologia, ma solo il 18% degli studenti delle Facoltà di ingegneria è femmina. Il motivo è presto detto. Le ragazze americane risultano incoraggiate tre volte meno rispetto ai coetanei maschi a intraprendere la carriera di scienziata o ingegnera.

Per promuovere l’impegno delle donne nei settori in cui tradizionalmente sono minoranza, Verizon Foundation e Makers – Women Making America hanno lanciato negli States la campagna Inspire her mind. Genitori, insegnanti ed educatori sono invitati a sostenere le bambine nel processo di affrancamento dagli stereotipi di genere. Come? Utilizzando il tempo dedicato al gioco per stimolare la loro immaginazione su argomenti come l’astronomia o la fisica. Anche nei momenti ludici si costruisce infatti l’autopercezione di sé e si scelgono i modelli a cui ispirare la propria vita.
A inizio giugno, a sostegno della campagna, è stato lanciato sul web un video che ha già sfondato il tetto di 3 milioni di visualizzazioni e che racconta la storia di Samantha, bambina e poi adolescente americana. Pur circondata dall’amore e dalle attenzioni dei familiari, è costretta fin da piccolissima a fare i conti con gli ostacoli e le limitazioni che la società pone ancora davanti a una ragazza. Sam è redarguita dai genitori se sporca l’abitino che indossa o se al mare gioca con stelle marine e altre piccole creature della spiaggia. Quando poi la vedranno maneggiare un trapano, verrà invitata a lasciar fare al fratello maggiore. Il risultato? Passeggiando lungo i corridoi della scuola, Samantha si soffermerà davanti a una locandina che annuncia una fiera della scienza. Perplessa, si passerà il gloss sulle labbra e proseguirà oltre, pensando probabilmente che quelle cose non fanno per lei.

A concludere il video l’intervento di Reshma Saujani, fondatrice di Girl Who Code, organizzazione no-profit che lavora per ridurre il divario di genere nei settori dell’ingegneria e della tecnologia: «Le nostre parole ‒ afferma ‒ possono avere un impatto enorme. Non è tempo di dirle che è anche davvero intelligente? Incoraggia il suo amore per la scienza e la tecnologia e ispirala a cambiare il mondo».
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