mercoledì 6 agosto 2014

"In fuga dal senato". Dario Fo porta in scena Franca Rame

Nell'ambito della quarta edizione del Trentino Book Festival, è andato in scena lo scorso 13 giugno a Caldonazzo lo spettacolo In fuga dal senato. Il testo, tratto dall'ultimo libro della compianta Franca Rame (edizioni Chiarelettere, 2013), testimonia la sua esperienza da senatrice indipendente nelle fila dell'Italia dei Valori, fra 2006 e 2008. A portarlo sul palco il compagno di una vita, il premio Nobel per la Letteratura Dario Fo, affiancato per l'occasione da tre giovani attori: Maria Chiara Di Marco, Jacopo Zerbo e Roberta De Stefano (quest'ultima vista di recente a Trento in “Metafisica di un amore”).
Un palazzetto dello sport gremito, allestito per l'occasione in maniera semplice ed essenziale, ha accolto con concentrazione e partecipazione le riflessioni di Fo alternate alle letture tratte dal libro. Sul fondale, a far da quinta alla serata, quattro grandi tele realizzate dal premio Nobel con la collaborazione degli allievi dell'Accademia di Brera e della Scuola di Belle Arti di Genova.
Il giullare di Varese snocciola una dopo l'altra tutte le vicende che spinsero la moglie ad assumere la dolorosa decisione di presentare le dimissioni dalla carica di senatrice. Un'esperienza tragicomica e grottesca quella all'interno dei palazzi romani, segnata dalla costante impossibilità di incidere realmente sui meccanismi della politica nazionale. Tante le battaglie portate avanti dalla Rame nei 19 mesi di impegno istituzionale: dalla difesa del territorio, contro il raddoppio della base militare “Dal Molin” a Vicenza, fino alla tutela della salute, contro i veleni dell'Ilva di Taranto; dalla lotta agli sprechi nella pubblica amministrazione alla salvaguardia dei diritti dei carcerati.

Il racconto dell'esperienza della Rame si alterna ai cavalli di battaglia di Fo. Come quando rievoca la rivolta dei bolognesi contro i militari francesi, nel 1334, e l'assedio alla Rocca di Galliera, espugnata a suon di proiettili di letame. O come quando racconta di come gli operai della Fiat, al termine del secondo conflitto mondiale, insorsero contro le forze di occupazione tedesche che intendevano prelevare dagli stabilimenti torinesi i macchinari da trasferire in Germania. Si è forse dimenticato Marchionne del gesto eroico di quegli uomini e di quelle donne?
Il 15 gennaio 2008 giungevano dunque irrevocabili al presidente del Senato, Franco Marini, le dimissioni della senatrice Franca Rame. «Una scelta sofferta ma convinta», scrive la Rame nella lettera di congedo. «Mi sono sentita 'prestata' temporaneamente alla politica istituzionale, mentre l’intera mia vita ho inteso spenderla nella battaglia culturale e in quella sociale, nella politica fatta dai movimenti, da cittadina e da donna impegnata».
Un omaggio commovente e discreto quello di Dario Fo a chi, per oltre cinquant'anni, ha condiviso con lui la vita e il palcoscenico.

© UCT - Uomo Città Territorio - Giugno-Luglio 2014

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