lunedì 25 settembre 2017

Freelance Camp 2017 Marina Romea



Uno scenario incantevole in una delle spiagge più belle della Romagna, 20 relatori preparati sui temi legati al lavoro autonomo, oltre 200 freelance (o aspiranti tali, come nel mio caso) pronti a catturare ogni singola parola alla ricerca di informazione e ispirazione.


Da alcuni anni il Freelance Camp è un appuntamento fortemente atteso da tutti coloro che hanno scelto di fare a meno della busta paga e di buttarsi nel mondo delle partite IVA.

E quest'anno volevo esserci anch'io. Pur avendo scoperto tardissimo l'esistenza di questa preziosissima occasione di crescita e di apprendimento (d'altronde è la stessa rapidità con cui ho capito la mia vocazione da freelance) ho fatto di tutto per esserci. Ho recuperato un biglietto nel mitico gruppo Facebook, ho prenotato in un b&b di Ravenna per la notte fra sabato e domenica e... e mi sono beccato un bel raffreddore che mi ha costretto a rimanere a Trento.

Niente paura, perché tutti gli interventi sono stati trasmessi in live streaming su YouTube, visibili a tutti senza neppure il bisogno di registrarsi o acquistare il biglietto. Che altro volere di più?
E così, dalla tarda mattina di sabato (eh sì, un po' in ritardo rispetto alla tabella di marcia) mi sono piazzato davanti al portatile per divorare tutti gli interventi. Un giorno e mezzo di approfondimenti e speech per capire cosa vuol dire essere freelance e quali strumenti possono semplificarci la vita.

Da newbie ho trovato particolarmente interessanti gli interventi su temi basilari, ma fondamentali per questa professione. Ad esempio quello della commercialista Carlotta Cabiati, che ha dato un'infarinatura su regimi fiscali, tassazione e gestione della parte amministrativa del lavoro. O quello di Irene Bortolotti dell'associazione ACTA, la prima associazione che punta a dare su ai freelance.

Insomma, tante cose da sapere, tante cose da ricordare e di cui far tesoro. E una bella sensazione, pur non essendo lì, di un ambiente pieno di energia, con tanta voglia di fare e di crescere.

Quest'anno il Freelance Camp ha avuto ben due appuntamenti, con un'anteprima a Roma nel mese di giugno. L'augurio per il Freelance Camp è che possa continuare ancora a crescere, per diventare un'occasione di confronto sempre più interessante, mantenendo però una dimensione assolutamente familiare. Per me invece l'augurio è di riuscire finalmente il prossimo anno a partecipare attivamente (e dal vivo!) all'evento!

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